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malato, moribondo! Ma qualche cosa si è avvizzita qui dentro… Io non
so come ciò sia avvenuto… C'è un vuoto che fa terrore! T'amo ancora!…
oh, ti amo! te lo giuro!… Ma come ti amo?… Non lo so e non mi
basta!… Vorrei amarti… ho bisogno di amarti con gli stessi trasporti,
colle stesse frenesie di un tempo… quando tutto il tuo amore, e la tua
bellezza, la tua vita non bastavano ad estinguere l'immensa sete che
avevo di te!… Quando passavo le notti sotto le tue finestre fantasticando
col lume della tua lampada notturna, baciando cogli occhi la tua ombra,
sognando ad occhi aperti tutte le carezze e tutte le ebbrezze di una
passione insensata il mio sogno non arrivava sino al desiderio di baciare
il lembo della tua veste… ed ho bevuto dai tuoi labbri il segreto del tuo
cuore e mi sono cullata la tua testa sui miei ginocchi! ed ho immerso le
mie mani nei tuoi capelli ed i miei occhi nei tuoi!… avrei dato tutto il
mio sangue per udire soltanto il mio nome proferito con la tua bocca… e
tu m'hai detto che mi ami!… e non son morto! e non son rimasto
fulminato di delirio, di gioia, di felicità!… Ma poi… quando cotesto
sogno febbrile di amore non ebbe più misteri per me… quando non ci fu
nulla di inesplorato nel tuo cuore pel mio… io non ho desiderato più
nulla!… nulla!… È orribile!… No! ho desiderato il fascino, il mistero di
una volta!… ho desiderato che fosse ancora un mistero per me cotesto
amore di cui mi sono abbeverato sino alla sazietà! È un'orribile malattia
del cervello! è l'infame brama dell'ignoto che appagata si spegne… e ci
strappa dal cuore ogni illusione, ogni entusiasmo, ogni energia
d'amore!… Ho cercato quei sogni pronato
alle tue ginocchia,
quell'ebbrezza che trovavo nelle tue carezze, quel fascino che c'era nei
tuoi occhi!… desolato. Ho fatto di tutto… ho mentito a te, e non trovo
più nulla!… nulla! a me… Oh; tu non puoi sapere com'è atroce questa
tortura!… Odio me stesso, questa inferma e povera natura umana, mi
disprezzo, mi maledico! Sono stanco, Adele. Sono orribilmente stanco di
questa lotta disperata… e vorrei morire!
ADELE Perché non ti sei fatto saltare le cervella adunque! uomo senza cuore?
ALBERTO Per te…
ADELE Per me?… Che m'importa di te a me! Che m'importa se soffri, che
m'importa se piangi, che m'importa se muori!… Ho più cuore forse io?…
Tu che me l'hai sciupato… ladro! ladro! ladro! (con lagrime disperate).
ALBERTO Oh! Adele! Abbiate pietà di me!…
ADELE Pietà! Ma hai avuto pietà di me, tu?… Ah! era forse pietà la tua ipocrisia,
le tue finte carezze, la limosina del tuo sorriso?… Ma non avesti cuore
per indovinare che sarebbe stato meglio lasciarmi le mie illusioni, le mie
memorie… non umiliarmi con la tua pietà, non avvilirmi, con la tua
finzione… fuggirmi… lasciarmi credere che ti fossi annegato… che ti
fossi ucciso! Ma non capisci che noi non possiamo più vivere insieme…
non possiamo più essere amici. Ma non capisci che tu mi sei odioso!…
Che la tua presenza qui, in questa casa, è un insulto! che mi irrita! che mi
fa soffrire! che io ti odio! che io ti disprezzo!