Gatto, che mi condussero all'osteria del Gambero Rosso dove mangiarono come lupi, e partito solo
di notte incontrai gli assassini che si messero a corrermi dietro, e io via, e loro dietro, e io via e loro
sempre dietro, e io via, finché m'impiccarono a un ramo della Quercia grande, dovecché la bella
Bambina dai capelli turchini mi mandò a prendere con una carrozzina, e i medici, quando m'ebbero
visitato, dissero subito: "Se non è morto, è segno che è sempre vivo", e allora mi scappò detto una
bugia, e il naso cominciò a crescermi e non mi passava più dalla porta di camera, motivo per cui
andai con la Volpe e col Gatto a sotterrare le quattro monete d'oro, che una l'avevo spesa all'osteria,
e il pappagallo si messe a ridere, e viceversa di duemila monete non trovai più nulla, la quale il
giudice quando seppe che ero stato derubato, mi fece subito mettere in prigione, per dare una
soddisfazione ai ladri, di dove, col venir via, vidi un bel grappolo d'uva in un campo, che rimasi
preso alla tagliola e il contadino di santa ragione mi messe il collare da cane perché facessi la
guardia al pollaio, che riconobbe la mia innocenza e mi lasciò andare, e il Serpente, colla coda che
gli fumava, cominciò a ridere e gli si strappò una vena sul petto e cosi ritornai alla Casa della bella
Bambina, che era morta, e il Colombo vedendo che piangevo mi disse: "Ho visto il tù babbo che si
fabbricava una barchettina per venirti a cercare", e io gli dissi: "Oh! se avessi l'ali anch'io", e lui mi
disse: "Vuoi venire dal tuo babbo?", e io gli dissi: "Magari! ma chi mi ci porta", e lui mi disse: "Ti
ci porto io", e io gli dissi: "Come?", e lui mi disse: "Montami sulla groppa", e così abbiamo volato
tutta la notte, e poi la mattina tutti i pescatori che guardavano verso il mare mi dissero: "C'è un
pover'uomo in una barchetta che sta per affogare", e io da lontano vi riconobbi subito, perché me lo
diceva il core, e vi feci cenno di tornare alla spiaggia...
- Ti riconobbi anch'io, - disse Geppetto, - e sarei volentieri tornato alla spiaggia: ma come fare? Il
mare era grosso e un cavallone m'arrovesciò la barchetta. Allora un orribile Pesce-cane che era lì
vicino, appena m'ebbe visto nell'acqua corse subito verso di me, e tirata fuori la lingua, mi prese pari
pari, e m'inghiottì come un tortellino di Bologna.
- E quant'è che siete chiuso qui dentro? - domandò Pinocchio.
- Da quel giorno in poi, saranno oramai due anni: due anni, Pinocchio mio, che mi son parsi due
secoli!
- E come avete fatto a campare? E dove avete trovata la candela? E i fiammiferi per accenderla, chi
ve li ha dati?
- Ora ti racconterò tutto. Devi dunque sapere che quella medesima burrasca, che rovesciò la mia
barchetta, fece anche affondare un bastimento mercantile. I marinai si salvarono tutti, ma il
bastimento colò a fondo e il solito Pesce-cane, che quel giorno aveva un appetito eccellente, dopo
aver inghiottito me, inghiottì anche il bastimento...
- Come? Lo inghiottì tutto in un boccone?... - domandò Pinocchio maravigliato.
- Tutto in un boccone: e risputò solamente l'albero maestro, perché gli era rimasto fra i denti come
una lisca. Per mia gran fortuna, quel bastimento era carico di carne conservata in cassette di stagno,
di biscotto, ossia di pane abbrostolito, di bottiglie di vino, d'uva secca, di cacio, di caffè, di
zucchero, di candele steariche e di scatole di fiammiferi di cera. Con tutta questa grazia di Dio ho
potuto campare due anni: ma oggi sono agli ultimi sgoccioli: oggi nella dispensa non c'è più nulla, e
questa candela, che vedi accesa, è l'ultima candela che mi sia rimasta...
- E dopo?...
- E dopo, caro mio, rimarremo tutt'e due al buio.
- Allora, babbino mio, - disse Pinocchio, - non c'è tempo da perdere. Bisogna pensar subito a
fuggire...
- A fuggire?... e come?
- Scappando dalla bocca del Pesce-cane e gettandosi a nuoto in mare.
- Tu parli bene: ma io, caro Pinocchio, non so nuotare.
- E che importa?... Voi mi monterete a cavalluccio sulle spalle e io, che sono un buon nuotatore, vi
porterò sano e salvo fino alla spiaggia.
- Illusioni, ragazzo mio! - replicò Geppetto, scotendo il capo e sorridendo malinconicamente. - Ti
par egli possibile che un burattino, alto appena un metro, come sei tu, possa aver tanta forza da
portarmi a nuoto sulle spalle?
- Provatevi e vedrete! A ogni modo, se sarà scritto in cielo che dobbiamo morire, avremo almeno la
gran consolazione di morire abbracciati insieme.