Vi è ragione di credere che i piccioni dei due sessi preferiscano di appaiarsi con uccelli della
stessa razza; ed i piccioni di colombaio disprezzano tutte le razze molto modificate. Il signor
Harrison Weir ha ultimamente udito da un osservatore degno di fede, che tiene piccioni azzurri, che
questi conducon seco loro ogni sorta di altre varietà colorate, come bianche, rosse e gialle; e da un
altro osservatore, che una femmina di un piccione messaggero bruno potè essere accoppiata, dopo
ripetuti tentativi, con un maschio nero, ma immediatamente si accoppiò con un bruno.
Generalmente il colore solo non sembra avere grande influenza sull’accoppiamento dei piccioni. Il
signor Tegetmeier, tinse, a mia richiesta, alcuni dei suoi uccelli con color magenta, ma non pare che
gli altri vi facessero attenzione.
Nei piccioni le femmine provano alle volte una potente antipatia per certi maschi, senza che vi
sia una causa evidente. Così i signori Boitard e Corbiè, di cui l’esperienza ebbe una durata di
quarantacinque anni, affermano che: “Quand une femelle éprouve de l’antipathie pour un mâle avec
lequel on veut l’accoupler, malgré tous les feux de l’amour, malgré l’alpiste et le chènevis dont on
la nourrit pour augmenter son ardeur, malgré un emprisonnement de six mois et mème d’un an, elle
refuse constamment ses caresses; les avances empressèes, les agaceries, les tournoiements, les
tendres roucoulemens, rien ne peut lui plaire ni l’emouvoir; gontlèe, boudeuse, blottie dans un coin
de sa prison, elle n’en sort que pour boire et manger, ou pour repousser avec une espèce de rage des
caresses devenues trop pressants”. D’altra parte, il signor Harrison Weir ha osservato egli stesso, ed
ha sentito dire da vari allevatori, che un piccione femmina talvolta s’incapriccia fortemente di un
maschio particolare, ed abbandona per esso il suo proprio compagno. Secondo un altro esperto
osservatore, Riedel, alcune femmine hanno indole dissoluta, e preferiscono quasi tutti gli estranei al
loro compagno. Alcuni maschi d’indole amorosa, che i dilettanti inglesi sogliono chiamare uccelli
allegri, riescono così bene nelle loro galanterie, che, come m’informa il signor H. Weir, debbono
essere tenuti chiusi, pel danno che producono.
I tacchini selvatici degli Stati Uniti, secondo Audubon, “fanno talvolta la corte alle femmine
domestiche, le quali, generalmente, li ricevono con gran piacere”. Cosicchè queste femmine
preferiscono, a quanto pare, i maschi selvatici ai loro propri.
Qui si presenta un caso più curioso. Sir R. Heron tenne per molti anni registrati i costumi dei
pavoni che allevava in gran numero. Egli afferma che “le femmine hanno frequentemente una
grande preferenza per un pavone particolare. Esse erano così tenere di un vecchio maschio
macchiato di bianco, che un anno, quando fu tenuto rinchiuso in un luogo ove lo potevano vedere,
esse rimasero costantemente riunite accanto ai graticci della sua prigione, e non vollero essere
toccate da un pavone dalle ali scure. Essendo stato messo fuori nell’autunno, la più vecchia delle
femmine cominciò subito a fargli la corte, e riuscì ad ottenerne le grazie. L’anno dopo venne chiuso
in una stalla, e allora le femmine corteggiarono tutte il rivale”. Questo rivale era un pavone dalle ali
oscure, che, secondo noi, è uccello più bello che la specie comune.
Lichtenstein, che era un buon osservatore, e che ebbe eccellente campo di osservazioni al Capo
di Buona Speranza, asseriva a Rudolphi che la femmina della Vedova (Chera progne) disconosce il
maschio quando è privo delle lunghe penne della coda che lo adornano durante la stagione delle
nozze. M’immagino che questa osservazione deve essere fatta sopra uccelli tenuti in reclusione.
Ecco ora un caso notevole: il Dr. Jaeger, direttore del Giardino Zoologico di Vienna, asserisce che
un fagiano argentino maschio, che aveva trionfato di altri maschi, ed era amante fortunato delle
femmine, venne privo del suo bellissimo piumaggio. Allora fu immediatamente sostituito da un
rivale, che prese il primo posto, e di poi fu la guida di tutto il branco.
Non solo la femmina opera una scelta, ma in certi casi corteggia il maschio, o anche combatte
per possederlo. Sir R. Heron asserisce che nei pavoni i primi passi son fatti dalla femmina; qualche
cosa di consimile segue, secondo Audubon, per le femmine più vecchie del tacchino selvatico. Nel
gallo cedrone le femmine girano attorno al maschio mentre egli sta pavoneggiandosi in uno dei
luoghi di riunione, e ne sollecitano l’attenzione. Abbiamo veduto che un’anatra selvatica
addomesticata sedusse, dopo un lungo corteggiamento, un maschio di Codone. il signor Bartlet
crede che il Lophophorus, come molti altri uccelli gallinacei, è naturalmente poligamo, ma non si
possono mettere due femmine nella stessa gabbia con un maschio, perchè si combattono troppo
assieme. Il caso di rivalità seguente è più sorprendente perchè riguarda ciuffolotti, che per solito si
accoppiano per tutta la vita. Il signor Jenner Weir mise nella sua uccelliera una femmina brutta con