determina tutto il resto, non è un semplice meccanismo, dal quale saltino fuori, a guisa d'immediati
effetti automatici e macchinali, istituzioni, e leggi, e costumi, e pensieri, e sentimenti, e ideologie.
Da quel sottostrato a tutto il resto, il processo di derivazione e di mediazione è assai complicato,
spesso sottile e tortuoso, non sempre decifrabile.
L'organamento sociale è, come già sappiamo, di continuo instabile, sebbene ciò non appaia evidente
a tutti, se non quando la instabilità entra in quel periodo acuto che chiamiamo rivoluzione. Cotesta
instabilità, con le continue lotte nel seno della stessa società organata, esclude sì la possibilità che
gli uomini entrino in una condizione di continuata acquiescenza od accomodazione, per cui
potrebbe accadere che tornassero nel vivere animale. Nell'antitesi è la causa precipua del progresso
(Marx). Ma è altrettanto vero, però, che in cotesto organamento instabile, nel quale è data la forma
inevitabile del dominio e della soggezione, la intelligenza si è sempre sviluppata, non solo
disugualmente, ma assai imperfettamente, incongruamente e parzialmente. Ci fu ed è ancora nella
società come una gerarchia dell'intelletto, e poi dei sentimenti e delle ideazioni. Supporre che gli
uomini, sempre e in tutti i casi, abbiano avuto una coscienza approssimativamente chiara della
propria situazione, e di quello che convenisse loro più ragionevolmente di fare gli è supporre
l'inverosimile, anzi l'insussistente.
Forme di diritto, e azioni politiche e tentativi di ordinamento sociale, furono, come sono tuttora, a
volte cose indovinate, a volte cose sbagliate, cioè sproporzionate e incongrue al caso. La storia è
piena di errori; il che vuoi dire, che se tutto vi fu necessario, data la intelligenza relativa di quelli
che avessero a risolvere una difficoltà , o a trovare una soluzione a un dato problema e così via, se
tutto v'ebbe la sua ragion sufficiente, non tutto vi fu ragionevole, secondo il senso che dànno a
questa parola gli ottimisti che raziocinano. A lungo andare le cause determinanti alle mutazioni, e
ossia le cambiate condizioni economiche, finirono e finiscono per far trovare, fosse pur per vie assai
tortuose, le occorrenti forme di diritto, gli ordini politici adattati, e le maniere più o meno
convenienti della accomodazione sociale. Ma non è però da credere, che la istintiva sapienza
dell'animale ragionevole si manifestasse, o si manifesti, sic et simpliciter, nella piena e chiara
intelligenza di ogni situazione; e che a noi non tocchi ora se non di rifare semplicisticamente il
cammino deduttivo dalla situazione economica a tutto il resto. L'ignoranza - la quale alla sua volta
può anch'essa essere spiegata - è cagione non piccola del modo come la storia è proceduta; e
all'ignoranza bisogna aggiungere la bestialità non mai interamente vinta, e tutte le passioni e le
nequizie, e le svariate forme di corruzione, che furono e sono il portato necessario di una società
così organata che il dominio dell'uomo su l'uomo vi è inevitabile, e da tale dominio la bugia,
l'ipocrisia, la prepotenza e la viltà furono e sono inseparabili. Noi possiamo, senza essere utopisti,
ma solo in quanto siamo comunisti critici, prevedere, come di fatti prevediamo, l'avvento di una
società, che svolgendosi dalla presente, e anzi dai suoi contrasti, per le leggi immanenti del divenire
storico, metta capo in una associazione senza antitesi di classe: il che porta seco, che la regolata
produzione eliminerebbe l'aleatorio dalla vita, che nella storia si rivela finora come multiforme
intreccio di accidenti e d'incidenze. Ma ciò è l'avvenire, e non è, né il presente, né il passato. Se noi
invece ci proponiamo di penetrare nelle vicende storiche svoltesi fino ad ora, assumendo, come
assumiamo, a filo conduttore il variare delle forme della sottostante struttura economica, fino al
dato più semplice del variare degl'istrumenti, noi dobbiamo aver piena coscienza della difficoltà del
problema che ci proponiamo; perché qui non si tratta già di aprir gli occhi e di vedere, ma di uno
sforzo massimo del pensiero, che è diretto a vincere il multiforme spettacolo della esperienza
immediata, per ridurne gli elementi in una serie genetica. E per ciò, dicevo, che nella ricerca